Ascea (Sa) – Giovedi 3 novembre 2022 presso Palazzo De Dominicis Ricci una serata tra scienza e cultura tra meeting session ,proiezioni e per chi non l’ha ancora vista sara possibile visitare la mostra MVF 25th anni di attività di un Festival resistente.
A partire dalle 18.00 si inizia con un seminario di studi con Eugenio Luigi Iorio, Giovanni Canora , Giampiero Volpe e Vincenzo Pizza dal titolo “Macrobiota e Salute tra l’uomo e l’ambiente” promosso daL’Università Popolare Medicina degli Stili di Vita – Lifestyle Medicine .
A seguire la proiezione del film vincitore del premio giuria giovani per le tematiche ambientali palmares 2019 al Mediterraneo Video Festival “El Loco del Desierto” di Julieta Cherep ,Spagna
Sottrarre le bottigliette all’ambiente e convertirle in uno strumento utile al suo popolo ci ha pensato Tateh Lehbib dalla nascita profugo della tendopoli di Auserd che ha cominciato a raccoglierle e a riempirle di quell’elemento naturale che più di ogni altro abbonda in quel luogo: la sabbia. E così granello dopo granello riempiendo 6000 bottiglie Tateh, ingegnere specializzato in energie rinnovabili e con un master in efficienza energetica conseguito in Spagna, grazie anche ai 250 euro vinti ad un concorso di innovazione a Ginevra, ha costruito una casa circolare per sua nonna.
Un prototipo che ha avuto un seguito tanto che oggi sono 25 le case costruite con questa tecnica: l’UNHCR (l’Alto commissariato ONU dei profughi) ha messo a disposizione dei fondi per costruire altre 25 di queste abitazioni destinandole alle famiglia più vulnerabili delle cinque tendopoli che compongono l’esilio dei Saharawi. «All’inizio i rifugiati rifiutavano l’idea di una casa perché, nonostante viviamo in questo luogo da profughi ormai da oltre 40 anni, continuiamo a pensare di essere qui ancora per breve tempo e che quindi non vale la pena costruire qualcosa di definitivo. Una mentalità che condivido anche se voglio vivere degnamente» ha dichiarato Tateh che è diventato il protagonista di un documentario intitolato “El loco del desierto” (Il matto del deserto) diretto dalla regista spagnola Julieta Cherep.
cura di Maria Grazia Caso per ACM Archivio delle Culture Mediterraee.
La foto di copertina I Segni del tempo è di Darius Tod