Il Cilento che riscopre le sue radici nella cultura popolare dei riti , degli usi e dei costumi della festa. La redazione di zone blu.net ha ripreso con molto interesse uno studio “fotografico” sul Carnevale di San Mauro Cilento di Barbara Di Maio fonte : futuroarcaico.it
A “A Mascarata” è un antichissimo Carnevale che si svolge a San Mauro Cilento, in provincia di Salerno, sin dalla fine del settecento.
E’ una rappresentazione con scene e costumi che si intrecciano tra di loro e che rimandano alla commedia dell’arte in una versione popolaresca con personaggi stilizzati che indossano maschere antiche e costumi caratteristici. Infatti osservando le maschere si nota la commistione tra cultura popolare e quella classica .
Questo rituale della mascherata diffuso in epoche remote anche in altri luoghi del Cilento dove le maschere sfilavano per le strade del paese chiedendo in questua le salsicce e le polpette preparate dalle famiglia per il banchetto di Carnevale alla fine si conumava il convivio tra l’ebbezza di bacco e il falò del fantoccio di Carnevale Il rito delle maschere richiama altre espressioni che riguardano altre aree del Mediterraneo tra cui Mamoiada in Sardegna. Il Carnevale di Mamoiada è uno degli eventi più celebri del folclore in Barbagia
Le sue maschere sono: I Mamuthones: uomini col viso ricoperto da una maschera nera dai rozzi lineamenti, vestiti col pellicce scure e con campanacci appesi alla schiena. Il Carnevale sardo si festeggia in modo diverso a seconda delle tradizioni dei vari paesi. Anche le maschere sono variabili. Le più famose sono I Mamuthones e gli Issohadores di Mamoiada e i Boes e i Merdules di Ottana
Sulle maschere di Mamoida vi consiglio di guardare un documentario di Fiorenzo Serra “La mia terra è un isola” che troverete alla voce filmografia di zoneblu.net.
Tra le maschere del Cilento “i màscari” che celebrano il Carnevale sono il diavolo, pulcinella, il volante, il turco, le zite, il vescovo, il prete, la morte, carnevale, quaresima . Questi riti del Carnevale cilentano portati avanti con accurata ricerca, recupero e valorizzazione della tradizione, ha ottenuto il riconoscimento Unesco come patrimonio culturale immateriale in particolare per i Comuni di San Mauro Cilento e Trentinara. La sfida è digitalizzare tutto ciò che concerne questo patrimonio perché costituisce un segno antropologico molto intreressante della cultura popolare del Cilento.