La BBC nel Cilento per un reportage sul patrimonio genetico dei longevi e sullo stile di vita che caratterizza la dieta mediterranea. Il fil rouge è lo studio denominato Ciao (Cilento on Aging Outcomes Study), il progetto pilota condotto dall’Università di San Diego in California, La Sapienza di Roma, la Lund di Malmoe in Svezia, il Waltraut Bergmann Stiftung di Berlin, il Great Italy (Global Research on Acute Conditions team) e il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni avviato dal professore Salvatore Di Somma nell’Università La Sapienza di Roma.
Alla base della dieta mediterranea c’è uno stile di vita tipico di chi è abituato a lavorare molto e mangiare in modo frugale, in sintesi un’alimentazione con pochi grassi animali, ricca di legumi, frutta, verdura, olio d’oliva, mantiene le arterie più pulite e allunga la vita. Lo studio “Ciao” ha dimostrato che questo tipo di dieta non solo fa bene perché è povera di grassi animali ma perché modifica, ed è questa la novità, la flora intestinale (miliardi di batteri che a seconda di come si mangia producono delle sostanze importanti per l’organismo e il cervello, il microbioma). A tutto ciò va aggiunto un elemento che non va trascurato la saggezza tipica dei longevi delle cosiddette bluzone del mondo. I centenari cilentani quindi come autentici ambasciatori della dieta mediterranea, le loro storie e le loro vite suscitano grande interesse nei media stranieri tra cui la tv nazionale giapponese NHK che è stata nel Cilento per realizzare una rubrica medica, e BBC che oggi è nel Cilento per realizzare un reportage sulla longevità alla scoperta dello stile cilentano che fa vivere bene e più a lungo. Il prof. Di Somma in riferimento allo studio sui centenari ci rivela che sono tre i valori che antepone chi vive a lungo, la famiglia, la terra di origine e la religione.”Per una vita felice e lunga bisogna essere padroni della propria esistenza, essere attivi e sereni’.