Questo libro come lo definisce Claudio Magris “diviene un libro epico pieno di pietas per ognuno degli innumerevoli destini che il mare custodisce e seppellisce come un immenso archivio.” Aggiungo archivio di identità di storie di espressioni che anch’io con passione, nel mio piccolo mondo ho raccolto attraverso il mio Festival in 25 anni di attività. Ho avuto modo di conoscere Predrag Matvejevič nel 2006 grazie a un mio amico Paolo Lapponi, scrittore e autore di un documentario dal titolo
“L‘ Altra Venezia ” sulla trasposizione filmica di un soggetto poetico di Predrag Matvejevic. Ero molto incuriosita dal personaggio che aveva già da tempo ispirato la mia ricerca tanto da citarlo in un mio saggio dal titolo “Dialoghi mediterranei che è stata la premessa per la nascita del Mediterrane Video Festival a Velia la città dei filosofii e dell”acqua. Siamo diventati subito amici una persona davvero molto speciale. Si è subito incuriosito al tema del festival -che organizzo da 25 anni – e mi omaggiò del suo libro con due dediche una personale
l’ altra dedicata al lavoro dell”asino e l’importanza della sua attività nella storia del Mediterraneo.”Questo animale è sempre stato utile nei lavori faticosi che si fanno sulle sponde del nostro mare. Serviva a dissodare le sassaie e ad ampliare i prati, a tracciare i sentieri e ad aprire le strade, ad alzare i muretti a far girare i mulini … Non chiede lodi e ne riconoscimenti gli basta una carezza sul collo o una battutina della mano sulla groppa. Senza l’asino – comunque lo chiamino nei vari paesi del Mediterraneo – le nostre sponde non sarebbero quelle che sono”. In un angolo del Mediterraneo qual è il Cilento i monaci greci a dorso d’asino tracciavano percorsi e piantavano ulivi e fondavano villaggi.
Nel corso degli anni siamo rimasti in contatto abbiamo raccolto materiali importanti su di lui per l”archivio del Mediterraneo Video Festival. Ma la mia gioia più grande fu nel 2006 quando mi ha fatto un grande regalo, in occasione della presentazione di Breviario Mediterraneo Napoli mi ha invitato a parlare del Mediterraneo Video Festival
e in quello stesso anno abbiamo presentato al festival il documentario l’Altra Venezia di Paolo Lapponi e consegnato a Matvejevic il premio speciale MedFest. Consiglio di leggere almeno una volta nella vita questo libro che è un trattato di grande filosofia sulle identità mediterranee perché come dice il nostro “chi scrive di Mediterraneo o ci naviga ha mille ragioni per farlo”.