Tutto emana dalla coppia Dioniso-Arianna. Il Dio è in preda alla propria esaltazione: giace scomposto e in estasi tra le braccia di Arianna. Durante l’ebbrezza e la danza ha perso un sandalo, il piede nudo ha un valore sacro, era la condizione, a cui ricorrevano eroi, sapienti, medici per mettersi in contatto con le presenze ctonie. Dioniso dunque mostra lo stato d’invasamento e la denudazione del piede come atti necessari a penetrare nelle ombre del mistero.
Dioniso e Arianna sono al centro della parete frontale rispetto all’ingresso principale della sala. Ai loro lati sono dipinti gli atti iniziatici [rivelazione della maschera, alla destra di Dioniso; lo svelamento del fallo, alla sinistra di Arianna].Alle estremità la maschera di Sileno e la figura della Notte, con le ali nere, segnano il territorio della iniziazione dionisiaca e spingono in opposte direzioni sugli angoli formati dalle pareti longitudinali a contemplare gli effetti dell’invasamento dionisiaco: dalla parte della maschera di Sileno, alla destra di Dioniso, la figura dell’Atterrita esplicita l’angoscia del novizio di fronte alla crudeltà della conoscenza impartita da Sileno; mentre dalla parte della Notte, alla sinistra di Arianna, si assiste alla flagellazione dell’adepta.
Il terrore di fronte alla verità di Dioniso, corrisponde al terrore di doversi sottoporre ad una dura disciplina di purificazione. A queste immagini di paure seguono, sulle due pareti, visioni finalmente serene: a chi entra nella sua corte Dioniso offre i suoi doni: la musica e la danza, che permettono all’iniziato di “ritornare” alla felice età dell’oro, prima del Tempo, quando la vita non era stata ancora corrotta dalla catena perversa delle nascite e delle morti, e tutto semplicemente era eterno.
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