Abu araq (chiamata in botanica borrago officinalis) è una pianta che proviene originariamente dalla Siria e si è poi diffusa in tutto il Mediterraneo e in Europa. E’ presente nel Cilento, si riconosce dai fiori azzurro – violacei, nasce in modo spontaneo. Dall’arabo abu araq (padre del sudore), probabilmente per le proprietà sudorifere di questa pianta,è capace di eliminare le tossine dal corpo svolgendo una funzione depurativa e disintossicante.
Per le sue proprietà sudorifere le civiltà antiche la usarono spesso contro il raffreddore, bronchite e reumatismi. Presso i greci e i latini si guadagnò anche fama di tonico impiegato nella cura degli stati depressivi. I fiori viola con gli stami neri sono presenti per tutta l’estate. Il mondo delle piante spontanee è un universo da esplorare, approfondirne le conoscenze, le proprietà terapeutiche e il loro utilizzo apre nuovi orizzonti di conoscenza L’impiego di questa pianta è rivolto al benessere del nostro organismo, contiene vitamine C e minerali e soprattutto molto potassio oltre ad acidi grassi essenziali Omega-6, l’acido gamma linoleico (GLA), elementi utili dal punto di vista cardiovascolare. Le sue foglie si utilizzano per combattere alcune patologie cutanee.
Dai semi della pianta si estrae un olio essenziale impiegato nella cosmesi. Dall’effetto antiossidante in grado di promuovere il buon funzionamento del sistema immunitario. Per le sue proprietà sudorifere le civiltà antiche usarono la borragine contro il raffreddore, bronchite e reumatismi. Presso i greci e i latini questa pianta si guadagnò anche fama di tonico impiegato nella cura degli stati depressivi Aggiungevano la pianta al vino come antidoto contro la tristezza.
Le erbe spontanee riflettono una ricerca nella qualità delle materie prime e un un’originalità come impiego in cucina. E’una pianta povera i contadini del Cilento la utilizzavano nella cucina tradizionale insieme ad altre erbe selvatiche, fritta con aggiunta di patate e servita in tavola con pane casereccio detto” viccio” E’ ideale per zuppe e minestre. E’ consigliabile la cottura a vapore per conservarne meglio le proprietà. Le proposte in cucina sono svariate dalla frittata, alla parmigiana, ai risotti ai ravioli farciti di formaggio di capra e borragine e polpette di borragine.
Naturalmente tutto a misura di natura e a km0
Gli arabi l’avevano capito che questa pianta denominata da loro abu araq ci ripulisce dalle nostre cattive abitudini e ci dona energia e benessere e fa bene al cuore. Secondo Plinio «Un decotto di borragine allontana la tristezza e dà gioia di vivere». Marziale la considerava l’unica erba capace di rallegrare il cuore dell’uomo.